
Chi potrà pagare metà Bollo auto: cosa controllare subito - Maratonainternazionalediroma.it
La notizia farà felici molti italiani: chi potrà, con questi requisiti, richiedere di pagare solo la metà del Bollo auto.
In un contesto fiscale in continua evoluzione, il bollo auto resta una delle imposte più discusse e controverse tra gli automobilisti italiani.
Per il 2025, tuttavia, arriva una novità che interesserà molti possessori di veicoli: alcuni potranno beneficiare di una significativa riduzione del 50% sul pagamento di questa tassa, basandosi principalmente sull’età del veicolo.
Bollo auto 2025: come si calcola e chi può evitarlo
Il calcolo del bollo auto non è mai stato uniforme per tutti i mezzi. La tassa si determina moltiplicando i kilowatt (kW) del motore per un coefficiente che varia in base alla classe ambientale del veicolo (Euro 0/1/2/3/4-6), a cui si aggiunge un’eventuale addizionale regionale. In pratica, più bassa è la classe ambientale, più elevata sarà la tassa, specialmente se il motore ha una potenza superiore ai 180 kW, con l’applicazione del cosiddetto “superbollo”. Per facilitare la verifica dell’importo dovuto, molti automobilisti si affidano ai servizi online dell’ACI o al portale dell’Agenzia delle Entrate, inserendo semplicemente la targa del veicolo. Tuttavia, pochi sanno che, nel 2025, esiste una possibilità di riduzione del 50% del bollo auto per chi possiede un veicolo con caratteristiche specifiche.
Non tutti sono tenuti a pagare il bollo per intero: esistono infatti diverse categorie che possono usufruire di esenzioni totali o parziali. Tra queste, le persone con disabilità riconosciute dalla Legge 104 possono ottenere l’esenzione totale, a condizione che il veicolo sia intestato direttamente a loro oppure a un familiare fiscalmente a carico. Un’altra categoria particolarmente avvantaggiata riguarda i possessori di auto elettriche. In molte regioni italiane, come Lombardia, Piemonte, Campania e Veneto, i veicoli a batteria sono esentati dal pagamento del bollo per almeno cinque anni, con possibilità di esenzioni permanenti o riduzioni in base alle normative regionali vigenti.

Infine, vi è uno sconto poco noto ma molto rilevante per il 2025: la riduzione del 50% del bollo per le auto d’epoca immatricolate da almeno 20 anni ma meno di 30. Questo beneficio è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 e rappresenta un’opportunità concreta per gli appassionati di motori vintage. Lo sconto del 50% è riservato a veicoli che abbiano almeno 20 anni ma non superino i 30 anni di anzianità. Tuttavia, non basta solo l’età del mezzo: è indispensabile che il veicolo sia munito del certificato di rilevanza storica, rilasciato da enti accreditati quali ASI, FMI, Storico Lancia, Alfa Romeo o Fiat. Questo documento deve essere inoltre annotato sulla carta di circolazione presso la Motorizzazione Civile.
La validità dello sconto dipende anche dal riconoscimento regionale: regioni come Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Campania e Veneto applicano regolarmente la riduzione, mentre altre, come Sardegna o Calabria, non la riconoscono ancora, nonostante il veicolo sia in regola. Per i veicoli con più di 30 anni, il bollo auto viene azzerato, purché l’auto non venga utilizzata su strada. Se invece il mezzo circola, si applica una tassa di circolazione forfettaria, che varia tra i 30 e i 40 euro a seconda della regione.
Tra certificazioni, regolamenti regionali e normative specifiche, la gestione del bollo auto per i veicoli storici si presenta complessa ma estremamente vantaggiosa per chi possiede un’auto d’epoca o semi-storica. Per questo motivo, è consigliabile rivolgersi all’ACI o a professionisti del settore per valutare la possibilità di accedere a queste agevolazioni.