
Il cancro, la malattia del secolo - www.maratonainternazionalediroma.it
Viene considerata la malattia del secolo e sono in molti a chiedersi come mai colpisca sempre più persone al mondo. Ma ci sono dei fattori scatenanti in tutti questo?
Parliamo del tumore, malattia sul quale da anni si fa ricerca per cercare di combatterla ma, soprattutto, per carcare di capire quali siano le sue cause scatenanti, se ci sono fattori genetici di predisposizione che accompagnano una persona a questo.
O se, anche, dall’altro alto, si contrae questa malattia per una serie di concause. A tutto questo ci sono delle risposte, più o meno, esaustive. Cerchiamo di capire insieme.
Tumori: anche dove vivi ha un suo significato
Sono stati in molti a definirla “la malattia del secolo”. Sì, del secolo che stiamo vivendo: sempre più persone si ammalano di tumore ma, anche, c’è chi riesce a vincere questa battaglia e a continuare a sorridere alla vita. La domanda che in tantissimi si pongono è: ma perché ci si ammala di tumore? Ci sono delle predisposizioni o delle cause che potrebbero essere evitate?
Affermiamo subito che non ci si ammala di tumore per sfortuna o per caso: la ricerca sta andando avanti proprio per questo. Capire quali siano le motivazioni scatenanti di queste cellule impazzite che si riproducono nel nostro corpo, apparentemente all’improvviso, scatenando così l’origine della malattia.
La ricerca, che va sempre più avanti, facendo anche passi da gigante, parte dal presupposto di capire il perché si originino determinate malattie, molto spesso anche in soggetti del tutto sani. Cosa scatena ciò? I fattori sono diversi e vari, ma uno degli elementi che è concausa è il dove si vive: sì, la città dove si vive può influenzare l’essere soggetti o meno a tumore.
Le città con una mortalità maggiore
L’Istat ha raccolto dei dati che riguardano sia le ospedalizzazioni sia la mortalità per tumore: queste offrono elementi essenziali per una valutazione integrata dell’impatto di queste patologie croniche sulla salute della popolazione e sul sistema ospedaliero. C’è da dire, però, che l’ospedalizzazione per tumore in Italia ha subito una riduzione significativa.

Ma ci sono alcune città che, però, detengono ancora un alto numero, come Milano e Torino invece il tasso di dimissioni più contenuto. Città invece come Napoli, Cagliari e Genova hanno il tasso di dimissioni per tumore più alto, circa 11 ogni 1.000 residenti. Ci sono, però, come dicevamo all’inizio, città dove il tasso di mortalità per tumore è più alto rispetto ad altre.
Nella città metropolitana di Napoli, dove ci sono 14,7 decessi ogni 10mila abitanti nel 2021, seguita da quelle di Catania e Palermo, con quasi 13 decessi ogni 10mila. Livelli di mortalità più contenuti, invece, per le città metropolitane di Bologna e Firenze con quasi 11 decessi ogni 10mila abitanti.