
Hai in programma un viaggio in questo Paese? Potresti tornare in una bara: la malattia terribile che si rischia di contrarre - maratonainternazionalediroma.it
Se vai in questo Paese fai molta attenzione potresti tornaare con una malattia terribile che non lascia scampo: ecco a cosa fare attenzione!
La febbre gialla è causata da un virus appartenente alla famiglia dei Flavivirus, trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes e Haemagogus. Questi vettori sono diffusi soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali, dove il clima caldo e umido favorisce la loro proliferazione. Il virus si mantiene in natura attraverso un ciclo enzootico che coinvolge scimmie non umane e zanzare selvatiche, con potenziale spillover verso la popolazione umana.
In America Latina, in particolare in Brasile, Perù e Colombia, le aree forestali rappresentano un serbatoio naturale del virus, mentre nelle aree urbane la trasmissione avviene soprattutto attraverso Aedes aegypti, la stessa zanzara responsabile della diffusione di dengue, chikungunya e Zika. In Africa, la febbre gialla si manifesta sia in contesti rurali che urbani, con focolai periodici che richiedono un monitoraggio costante.
Dopo un periodo di incubazione che va da 3 a 6 giorni, la febbre gialla esordisce tipicamente con febbre alta improvvisa, brividi, mal di testa intenso, dolori muscolari, nausea e vomito. In molti casi, la malattia si risolve spontaneamente entro pochi giorni, ma circa il 15% dei pazienti sviluppa una forma grave caratterizzata da ittero (colorazione gialla della pelle e delle mucose), insufficienza epatica e renale, emorragie e shock.
Questa seconda fase, detta “fase tossica”, presenta un alto tasso di mortalità, che può superare il 50% senza un adeguato supporto medico. La diagnosi si basa sull’analisi clinica associata a test di laboratorio specifici, come la PCR per rilevare il materiale genetico virale o la ricerca di anticorpi IgM. La tempestività nella diagnosi è fondamentale per gestire al meglio le complicanze e migliorare la prognosi.
Febbre gialla, attenzione a questa malattia potresti non farcela
Al momento non esiste una terapia antivirale specifica per la febbre gialla; il trattamento è quindi di supporto e mira a gestire i sintomi e le complicanze, attraverso idratazione, controllo delle emorragie e supporto degli organi vitali. La prevenzione rimane l’arma più efficace contro questa malattia.

La vaccinazione con il vaccino vivo attenuato rappresenta la misura preventiva più importante ed è raccomandata per tutte le persone che vivono o viaggiano in aree a rischio. Il vaccino conferisce immunità duratura dopo una singola somministrazione e ha dimostrato un alto profilo di sicurezza nel corso degli anni. Oltre alla vaccinazione, è essenziale il controllo delle popolazioni di zanzare vettori, attraverso misure di disinfestazione, eliminazione dei ristagni d’acqua e uso di repellenti.
Negli ultimi anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha promosso campagne di vaccinazione di massa e strategie integrate di sorveglianza epidemiologica per prevenire e contenere i focolai. Tuttavia, l’aumento dei viaggi internazionali e i cambiamenti climatici rappresentano nuove sfide, amplificando il rischio di diffusione del virus in aree precedentemente non colpite.
La febbre gialla resta una problematica di salute pubblica globale, con un’incidenza stimata di decine di migliaia di casi ogni anno e migliaia di morti, soprattutto in paesi con sistemi sanitari fragili.