
Alloro, lo metti in questi punti della casa in estate e ti porta fortuna tutto l'anno - maratonainternazionalediroma.it
L’alloro può migliorare l’energia della casa, allontanare insetti e offrire foglie aromatiche sempre fresche se posizionato nel punto giusto e curato nel modo corretto
C’è chi lo tiene accanto alla porta d’ingresso, chi preferisce sistemarlo sul balcone e chi, invece, lo coltiva in un vaso in salotto. Il Laurus nobilis, noto come alloro, non è una semplice pianta da cucina. Nella cultura popolare e in molte pratiche tradizionali, rappresenta protezione, equilibrio e salute. In casa, se curato bene e posto nel luogo più adatto, può unire il simbolismo alla praticità: scaccia gli insetti, migliora l’aria e offre foglie fresche da usare ogni giorno in cucina. Ma serve attenzione, perché posizionarlo nel punto sbagliato può indebolirlo o renderlo del tutto inutile.
Dove posizionare l’alloro per ottenere effetti positivi in casa
Non tutte le stanze sono adatte. L’alloro ha bisogno di luce – tanta – ma non diretta tutto il giorno. Una finestra esposta a sud, dove arrivi il sole filtrato, è la condizione ideale. Le foglie temono il caldo secco e le correnti fredde. In ambienti troppo bui o soggetti a sbalzi termici frequenti, la pianta inizia a perdere vitalità: le foglie diventano opache, i bordi si seccano, il profumo si attenua. Se la luce naturale scarseggia, si può rimediare con una lampada da coltivazione, ma senza eccedere con il calore.
L’alloro vuole aria fresca ma non l’umidità eccessiva. Va evitato il ristagno d’acqua nel sottovaso: le radici marciscono facilmente. L’irrigazione deve essere regolare ma controllata. Il terreno deve restare umido, non fradicio.

Secondo alcuni principi del Feng Shui, l’alloro va messo vicino all’ingresso o nella zona giorno della casa: questi sono i luoghi dove l’energia fluisce e può essere purificata. Qui la pianta agisce come barriera contro ciò che viene definito “chi negativo”. In cucina e in bagno l’alloro perde parte del suo potenziale: le temperature oscillano troppo e il vapore acqueo rischia di rovinarlo. Se proprio si decide di tenerlo in cucina, va sistemato lontano da fornelli, lavandini e condensa. Serve anche una buona areazione, altrimenti si formano muffe e si sviluppano parassiti.
I veri benefici dell’alloro in casa: non solo simboli ma anche soluzioni pratiche
Chi coltiva l’alloro per motivi simbolici spesso scopre anche i suoi vantaggi concreti. Le foglie essiccate, sistemate in piccoli contenitori o sacchettini, tengono lontane formiche, mosche e tarme. È un rimedio usato da generazioni, utile anche per chi vuole evitare prodotti chimici. L’odore che per l’uomo è piacevole, per molti insetti è insopportabile.
Un altro effetto reale è quello sulla qualità dell’aria: l’alloro filtra l’ambiente, assorbe sostanze indesiderate e restituisce ossigeno. La presenza della pianta ha anche un impatto psicologico: chi vive in ambienti ricchi di verde tende a sentirsi più rilassato, soprattutto se il verde è sano e profumato. In cucina è una risorsa preziosa. Con qualche foglia fresca si profumano zuppe, legumi, carni in umido. Il sapore è più deciso rispetto alle foglie secche, che vanno bene per preparazioni più lunghe. Tenerlo in casa consente di raccogliere la quantità esatta necessaria, senza sprechi. C’è anche chi brucia qualche foglia, come si faceva un tempo, per purificare l’ambiente. In questi casi, attenzione alla ventilazione: il fumo è aromatico ma può infastidire se eccessivo.
L’alloro richiede poche ma precise attenzioni. La potatura è essenziale: aiuta la pianta a mantenere una forma compatta e a produrre nuove foglie. I tagli vanno fatti con forbici ben pulite, ogni primavera, eliminando i rami secchi o disordinati. Durante la stagione vegetativa, cioè tra marzo e settembre, conviene concimare la pianta una volta al mese con un fertilizzante equilibrato. Quando arriva l’autunno, si sospende la concimazione e si lascia che la pianta rallenti naturalmente. Anche l’acqua va diminuita: troppa umidità in inverno è pericolosa.
Controllare foglie gialle, insetti o muffe è un’abitudine utile. Bastano due minuti ogni settimana per notare se qualcosa non va. Se si vedono puntini neri o ragnatele sottili, meglio intervenire subito con un prodotto naturale o lavando delicatamente la pianta. Tenere il vaso pulito, senza foglie secche alla base, previene infezioni e mantiene l’alloro più forte. È anche più bello da vedere. Una pianta sana funziona meglio, cresce più in fretta e diventa un alleato vero in casa, non solo un simbolo messo lì per tradizione.