
Bonus mamme lavoratrici, 480 euro in busta paga dall'INPS-maratonainternazionalediroma.it
Arrivano importanti novità per le mamme lavoratrici italiane grazie all’ultimo aggiornamento normativo che amplia l’accesso e l’importo del bonus mamme lavoratrici riconosciuto dall’INPS.
La misura, pensata per sostenere le madri con figli, è stata potenziata con un significativo incremento delle risorse disponibili, a favore di un più ampio numero di beneficiarie. Il bonus è destinato alle lavoratrici dipendenti (escluse quelle con contratto domestico) e alle lavoratrici autonome iscritte all’INPS, comprese artigiane, professioniste senza cassa previdenziale autonoma (gestione separata INPS) e iscritte a casse professionali come avvocati o notai. La misura si rivolge alle madri di almeno due figli, con un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui.
In particolare, le lavoratrici madri con due figli con contratto a tempo indeterminato hanno diritto a un esonero contributivo che copre il periodo fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Per le madri con tre o più figli, il beneficio si estende fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più giovane e include anche lavoratrici con contratto a tempo determinato, autonome e professioniste.
A chi spetta il bonus mamme lavoratrici e quali sono i requisiti
La recente modifica normativa, contenuta nell’articolo 6 del Decreto-Legge 30 giugno 2025, n. 95, ha stanziato ulteriori 180 milioni di euro aggiuntivi ai 300 milioni previsti dalla Legge di Bilancio 2025, portando il totale delle risorse a 480 milioni di euro. Questo incremento consente di riconoscere un contributo di 40 euro al mese per tutto il 2025, che viene erogato dall’INPS in un’unica soluzione a dicembre per un importo complessivo di 480 euro netti.

Il bonus è esente da tassazione e da contributi previdenziali, inoltre non viene considerato ai fini del calcolo dell’ISEE, garantendo così alle beneficiarie un sostegno economico diretto senza impatti su altre prestazioni sociali.
Per le lavoratrici madri con almeno tre figli titolari di contratto a tempo indeterminato, continuano invece gli incentivi già previsti dalla manovra 2025, che saranno operativi per tutto il 2026. La legge di Bilancio 2024 e 2025 ha infatti introdotto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti, esteso anche alle lavoratrici autonome, al fine di favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
Queste misure rappresentano un significativo passo avanti nel sostegno alle famiglie italiane, con un’attenzione particolare alle esigenze delle madri lavoratrici, migliorando il loro potere d’acquisto e contribuendo a favorire la natalità e la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Si tratta di un’importante misura che ha lo scopo di permettere alle donne di conciliare la vita familiare con quella lavorativa.