
Nel cuore della Puglia, nella suggestiva campagna di Cellino San Marco, si erge con orgoglio la scritta “Tenute Al Bano Carrisi”, che accoglie chiunque varchi l’ingresso di una delle dimore più iconiche legate al celebre cantante. Questa imponente villa rappresenta molto più di una semplice abitazione: è un vero e proprio rifugio familiare, progettato e realizzato con la visione personale di Al Bano, un luogo dove trovano spazio i suoi figli e i nipoti, anche quelli che non vivono stabilmente con lui.
Un progetto architettonico unico e personale
Al Bano ha raccontato al settimanale Gente che il progetto architettonico dell’intero complesso è frutto del suo ingegno. Il cantante non nasconde il suo orgoglio nel dichiarare di aver concepito personalmente ogni dettaglio della sua tenuta. Un aneddoto curioso è legato alla visita di Vittorio Sgarbi, critico d’arte, che si fermò alcune ore per ammirare la struttura e, colpito dall’originalità del progetto, suggerì alla sorella Elisabetta di pubblicare un libro intitolato “Al Bano architetto”.
La costruzione iniziò nel 1971 su un terreno acquistato due anni prima, in un’area priva di acqua e corrente elettrica. Nonostante le difficoltà iniziali, Al Bano decise di procedere, anche grazie all’entusiasmo della moglie Romina Power. La spesa per dotare la proprietà di una cabina elettrica Enel fu allora considerevole, pari a 20 milioni di lire, una cifra importante per quell’epoca.
Le Tenute oggi: un polo multifunzionale di eccellenza
Negli anni, la tenuta si è ampliata e arricchita fino ad includere una serie di strutture di alto livello. Nel 2020 è stata inaugurata una spa denominata “È la tua vita”, nome ispirato alla celebre canzone di Al Bano. Oltre alla villa padronale, che si distingue per le sue rifiniture in pietra leccese e carparo, il complesso ospita un hotel chiamato “Felicità”, costituito da case diffuse nel territorio circostante, una risto-pizzeria, una cantina storica risalente al 1973, un’enoteca, una chiesetta, gli uffici del management artistico e una sala di registrazione.
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La tenuta si estende anche in ambito agricolo con un’oliveta e un ampio campo da calcio immerso tra gli ulivi, simbolo della vita rurale e della passione sportiva del cantante.
La cantina: un futuro di grandi ambizioni
Il progetto più recente riguarda la realizzazione di una terza cantina, situata appena all’esterno del complesso principale, la cui inaugurazione è prevista per il primo settembre. Al Bano punta molto su questa nuova struttura per incrementare la produzione vinicola, attualmente attestata a 1,8 milioni di bottiglie l’anno, con l’obiettivo ambizioso di arrivare a 5 milioni. Questo investimento sottolinea l’importanza crescente che la produzione di vino riveste nelle attività delle Tenute Al Bano Carrisi, confermando la loro posizione di rilievo nel panorama enologico italiano.