
Allerta massima in queste spiagge, mentre nuoti te li ritrovi addosso ricolo in spiaggia-maratonainternazionalediroma.it
Un’allerta crescente riguarda alcune spiagge, dove misteriose apparizioni stanno suscitando preoccupazione.
Questi incontri ravvicinati, rari e insoliti, stanno diventando più frequenti, spingendo gli specialisti a lanciare un monito sulla necessità di una maggiore attenzione e rispetto verso queste creature. Negli ultimi mesi, lungo le coste della Sardegna, si sono registrati diversi avvistamenti di mobule, comunemente chiamate “diavoli di mare”, capaci di raggiungere un’ampiezza alare superiore ai tre metri.
Questi animali solitamente popolano acque profonde e lontane dalla riva, ma ora si stanno avvicinando in modo anomalo ai bagnanti in località come Mari Ermi, Mugoni e Fiume Santo. Secondo i dati raccolti da fonti locali e dalla rete di monitoraggio europea, dal 27 maggio sono stati segnalati quattordici episodi analoghi in Italia, con due casi purtroppo fatali per gli esemplari coinvolti.
La situazione non si limita alla Sardegna: in Spagna si contano almeno 25 avvistamenti dallo stesso periodo, mentre in Francia sono stati registrati sei incontri, uno dei quali ha coinvolto due esemplari insieme. Questi dati confermano una tendenza diffusa nel Mediterraneo, evidenziando un cambiamento nei comportamenti di queste specie marine.
Cambiamenti nel mare e segnali da non sottovalutare
Gli esperti sottolineano come il mare stia attraversando trasformazioni importanti dal punto di vista climatico e ambientale. Variazioni nelle correnti, nelle stagioni e nelle rotte migratorie degli animali marini stanno creando un contesto di maggiore confusione e instabilità. La presenza di una manta a pochi metri dagli ombrelloni, infatti, non è solo un evento fortuito, ma un segnale che qualcosa negli ecosistemi marini sta cambiando.

Il progetto europeo European Shark, che monitora la fauna marina, sta seguendo con attenzione questi fenomeni, ma al momento non è ancora chiaro cosa stia spingendo le mobule verso la costa. Possibili cause ipotizzate includono alterazioni ambientali, stress da inquinamento o malattie, ma sono necessari ulteriori studi per fornire risposte certe.
Un episodio particolarmente emblematico si è verificato a Mondragone, in provincia di Caserta, dove una manta spiaggiata è stata sottoposta alla prima necroscopia mai effettuata in Italia su un esemplare di questa specie. La femmina, lunga oltre due metri, è stata trovata morta senza ferite evidenti o segni di contatto con l’uomo, e con lo stomaco vuoto. Gli esami di laboratorio sono ancora in corso per cercare di determinare le cause del decesso, ma finora i risultati non hanno chiarito il mistero.
Simona Clo, biologa coordinatrice del progetto Life, ha ribadito che questi animali preferiscono il mare profondo e tendono a evitare la presenza umana. La loro comparsa così vicina alle spiagge potrebbe essere indicativa di problemi di salute o di cambiamenti ambientali. Clo ha inoltre sottolineato l’importanza di non toccare mai le mobule: in caso di avvistamento di un animale in difficoltà, è fondamentale contattare immediatamente la Capitaneria di Porto (numero 1530). Evitare comportamenti avventati è essenziale, perché nonostante l’aspetto pacifico, queste creature possono rappresentare un pericolo se disturbate.