
Nuova truffa ZTL, tutti gli automobilisti ci cascano: usano Whatsapp e ti svuotano il conto - maratonainternazionalediroma.it
Nuova truffa ZTL, ci stanno cascando tutti: basta aprire questo messaggio su whatsapp e ti svuotano il conto, massima allerta!
Negli ultimi mesi è aumentata la diffusione di una truffa molto insidiosa che colpisce gli automobilisti italiani, sfruttando la paura delle multe per l’ingresso non autorizzato nelle zone a traffico limitato (ZTL). La modalità di attacco è semplice ma efficace: un messaggio su WhatsApp che segnala una presunta multa ZTL.
Il meccanismo di questa truffa parte con un messaggio inviato tramite WhatsApp, spesso indirizzato a numeri casuali o raccolti tramite altri attacchi informatici. Il testo del messaggio è studiato per generare allarme, annunciando una multa per aver violato la ZTL in una città italiana, con la segnalazione di una cifra da pagare entro un termine molto breve per evitare conseguenze legali più gravi.
Il messaggio contiene un link che rimanda a un sito web fasullo, molto simile a quelli ufficiali delle amministrazioni comunali o degli enti preposti al controllo delle ZTL. Qui viene richiesto di inserire dati personali e i dettagli della carta di credito per procedere al pagamento. In realtà, non esiste alcuna multa, e i dati forniti vengono usati per truffe finanziarie o furto d’identità.
Le autorità italiane, in particolare la Polizia Postale, hanno più volte segnalato la pericolosità di queste truffe, invitando gli utenti a verificare sempre la provenienza delle comunicazioni e a non cliccare su link sospetti. Le multe autentiche vengono notificate tramite posta ordinaria o tramite canali ufficiali ben definiti, mai attraverso messaggi su WhatsApp o altre app di messaggistica.
Nuova truffa ZTL su WhatsApp: come funziona
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, gli automobilisti devono adottare alcune precauzioni fondamentali. Innanzitutto, è importante non aprire mai link ricevuti da numeri sconosciuti o da messaggi sospetti che parlano di sanzioni improvvise. È sempre consigliabile consultare direttamente il sito ufficiale del comune o dell’ente che gestisce la ZTL per verificare l’effettiva presenza di una multa.
Inoltre, le forze dell’ordine suggeriscono di attivare sistemi di sicurezza sul proprio smartphone, come antivirus aggiornati e filtri antispam per WhatsApp, che possono bloccare messaggi provenienti da fonti non affidabili. Non bisogna mai fornire dati sensibili, come numeri di carta di credito o codici personali, senza aver prima accertato l’autenticità della richiesta.

Sempre più spesso, gli enti locali stanno implementando sistemi di notifica digitali ufficiali, tramite app dedicate e servizi di posta elettronica certificata (PEC). Per evitare che i cittadini si affidino a canali non sicuri. È importante dunque utilizzare solo questi strumenti per il pagamento delle multe o per la consultazione delle sanzioni.
Inoltre, le autorità stanno collaborando con le piattaforme di messaggistica come WhatsApp per individuare e bloccare gli account utilizzati per diffondere questi messaggi truffaldini. Nonostante ciò, la responsabilità principale di evitare la truffa rimane sempre dell’utente, che deve mantenere un atteggiamento critico e prudente di fronte a comunicazioni sospette.