Il Borgo di San Felice Circeo: Tra Mare, Storia e Natura (www.maratonainternazionalediroma.it)
Nel cuore della costiera del Lazio, c’é un borgo che si conferma una delle mete più affascinanti e visitate della provincia di Latina.
Grazie alla sua combinazione di patrimonio naturale, storico e mitologico, questa località balneare del Lazio offre un’esperienza completa, tra mare cristallino, storia millenaria e paesaggi mozzafiato.
San Felice Circeo è celebre per le sue spiagge incontaminate e le suggestive grotte marine che si aprono lungo il versante sud del Promontorio del Circeo. Il territorio, parte integrante del Parco Nazionale del Circeo, si estende su oltre 8.500 ettari di straordinaria biodiversità, che comprende foreste di pianura, laghi costieri, dune e isole minori come Zannone. Il Monte Circeo, simbolo naturale del parco, domina il paesaggio con la sua forma evocativa, ricordando il profilo di una donna distesa, identificata nella celebre maga Circe dell’Odissea di Omero.
Oltre alle attività legate al mare, come immersioni subacquee e trekking costiero, il borgo affascina anche per il suo centro storico, caratterizzato da un tipico aspetto mediterraneo: case bianche, vicoli suggestivi e piazze che raccontano secoli di storia. San Felice Circeo dista pochi chilometri da importanti centri come Latina, Terracina e Sabaudia, ed è facilmente raggiungibile da Roma.
Nel cuore del borgo si trovano diverse chiese storiche di grande interesse. La Chiesa Parrocchiale di San Felice Martire, dedicata al santo patrono, è stata ricostruita negli anni Sessanta sul sito della vecchia chiesa demolita e ospita le preziose reliquie di San Felice. È il luogo centrale delle celebrazioni religiose più importanti, come la festa della Madonna Assunta e quella di San Felice Martire.
La Chiesa dell’Immacolata, in piazza Michele e Busiri Vici, custodisce la statua marmorea della Madonna dell’Immacolata, mentre la più antica architettura sacra del Circeo è rappresentata dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà, risalente al XIII-XIV secolo. Al suo interno si conservano affreschi storici e una statua marmorea dell’Assunzione di Maria Vergine. Poco fuori dal centro, in località Crocette, sono visibili le imponenti mura ciclopiche risalenti al V secolo a.C., testimonianza della lunga storia del territorio.
Uno degli elementi più affascinanti di San Felice Circeo è la presenza della Torre e del Convento Templare, situati in Piazza Vittorio Veneto. Il borgo fu occupato nel 1230 dai Cavalieri dell’Ordine del Tempio, su ordine di papa Gregorio IX, che estese la loro influenza anche sul Lago di Sabaudia e sulla Chiesa di Santa Maria della Sorresca. Sebbene le fonti storiche siano scarse, è noto che nel 1259 la Torre Circea passò dall’Ordine templare a Giordano Pironti tramite una bolla papale.
All’interno della Torre è ospitato il Museo Homo Sapiens e Habitat, che conserva reperti preistorici e documenti relativi alla presenza umana antichissima nell’area del Circeo e della Pianura Pontina. Il museo, accessibile da Piazza Lanzuisi, offre ai visitatori cinque sale espositive con reperti di grande rilevanza scientifica e culturale.
Il Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934, è un’area naturale protetta di eccezionale valore ambientale e culturale. La Foresta Demaniale del Circeo, una delle ultime foreste di pianura d’Italia, ospita specie vegetali come lecci, sughere e pini marittimi, oltre a una fauna variegata con daini, cinghiali e numerosi uccelli migratori. I quattro laghi costieri – Fogliano, Caprolace, Monaci e Sabaudia – rappresentano habitat fondamentali per specie acquatiche e volatili come fenicotteri e aironi.
Le dune litoranee, tra le meglio conservate del Paese, si estendono per chilometri lungo la costa, offrendo paesaggi unici con vegetazione tipica mediterranea, come ginepri ed elicriso. Questi ambienti naturali sono la cornice ideale per attività all’aria aperta, dal trekking all’osservazione degli uccelli.
Un sito di grande rilevanza archeologica è la Grotta Guattari, scoperta nel 1939, dove è stato rinvenuto un cranio di uomo di Neanderthal risalente a circa 50.000 anni fa. Questa scoperta ha confermato la presenza umana preistorica nel Circeo e sottolinea l’importanza storica e scientifica dell’area.
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