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In questi posti si vive (quasi) per sempre: qui la gente supera i 100 anni come niente fosse

In questi Paesi le persone riescono agilmente a superare i 100 anni di vita grazie a diversi fattori: da cosa dipende.

Ogni anno l’Human Development Report del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo pubblica dati fondamentali sull’aspettativa di vita nei vari Paesi del mondo, offrendo una fotografia aggiornata delle condizioni di salute e benessere globali.

Questo indicatore statistico misura il numero medio di anni che un individuo può aspettarsi di vivere in una determinata nazione, influenzato da molteplici fattori sociali, economici e sanitari. Tra questi, il tasso di mortalità infantile e la qualità dei servizi sanitari giocano un ruolo cruciale nel determinare la longevità media di una popolazione.

La top 10 mondiale dell’aspettativa di vita

L’aspettativa di vita alla nascita rappresenta un parametro chiave per valutare il progresso di uno Stato. Nei Paesi più sviluppati, dove la copertura sanitaria è avanzata e la qualità della vita elevata, si registra una mortalità infantile significativamente più bassa. Questo contribuisce direttamente all’aumento degli anni medi di vita. Inoltre, fattori quali una buona alimentazione, stili di vita salutari, sistemi sanitari efficienti e politiche sociali inclusive favoriscono un incremento costante della longevità. Non sorprende quindi che le nazioni con i migliori standard economici e sociali dominino la classifica globale dell’aspettativa di vita.

L’ultimo report conferma la leadership di alcune realtà che da anni si distinguono per i risultati eccezionali in termini di longevità. Hong Kong si conferma al primo posto con una media complessiva di 84,7 anni, seguita molto da vicino dal Giappone con 84,5 anni. Questi due Paesi asiatici vantano inoltre valori record per la speranza di vita femminile, rispettivamente 87,6 anni e 87,5 anni, dimostrando una notevole capacità di sostenere un invecchiamento della popolazione in condizioni di salute ottimali. Segue a breve distanza Singapore con un’aspettativa di vita totale di 83,8 anni, quindi la Svizzera e l’Italia, entrambe con 83,4 anni.

L’Italia, in particolare, si distingue per la longevità femminile, con una media di 85,4 anni, posizionandosi tra i Paesi con più alta aspettativa di vita per le donne. Anche la Spagna si colloca ai vertici grazie a un valore complessivo di 83,4 anni e a una speranza di vita femminile di 86,1 anni, evidenziando il successo dei modelli di vita mediterranei. La presenza di altre nazioni come l’Australia (83,3 anni), l’Islanda (82,9 anni), Israele e la Corea del Sud (entrambe a 82,8 anni) completa il quadro di un cluster di Paesi che condividono alti livelli di sviluppo, qualità ambientale e attenzione alla salute pubblica.

Analizzando i dati distinti per genere, emerge che gli uomini generalmente vivono meno delle donne, ma alcune nazioni mostrano valori maschili particolarmente elevati. Hong Kong primeggia anche in questa specifica categoria con un’aspettativa di vita per gli uomini di 81,8 anni, seguita dalla Svizzera (81,7 anni) e da Singapore (81,5 anni). L’Italia si colloca in settima posizione con 81,1 anni per gli uomini, confermando il trend positivo anche nel sesso maschile.

Perché in questi Paesi si vive così a lungo: da cosa dipende – Maratonainternazionalediroma.it

Per quanto riguarda le donne, la classifica è dominata da Paesi asiatici e europei: dopo Hong Kong e Giappone, la Spagna si distingue con una speranza di vita femminile di 86,1 anni, seguita da Singapore e Corea del Sud, entrambe con 85,8 anni. L’Italia e la Francia condividono il valore di 85,4 anni, mentre l’Australia e il Portogallo completano la top ten con valori superiori agli 84 anni.

Questi numeri non solo riflettono i progressi sanitari, ma anche le trasformazioni sociali e culturali che influenzano le abitudini quotidiane e la gestione della salute individuale. La differenza di aspettativa tra uomini e donne continua a essere un fenomeno consolidato, legato a fattori biologici, comportamentali e ambientali. Questi dati confermano come vivere oltre i 100 anni non sia più un’eccezione riservata a pochi, ma una realtà sempre più comune in alcune aree del pianeta. Le politiche sanitarie, la prevenzione e la qualità della vita giocano un ruolo fondamentale nel garantire un invecchiamento sano e attivo, che continua a rappresentare una sfida e un obiettivo per i governi di tutto il mondo.

Mattia Senese

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