
Perché lavare frutta e verdura solo con acqua non è efficace(www.maratonainternazionalediroma.it)
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento del consumo di frutta e verdura fresca sulle tavole italiane, cresce anche l’attenzione su come pulirla.
Nelle giornate calde di giugno, quando pesche, albicocche, fragole, zucchine, pomodori e cetrioli abbondano, la tentazione è quella di sciacquare rapidamente questi prodotti sotto il rubinetto. Tuttavia, Virgillito sottolinea un aspetto chimico fondamentale: i pesticidi utilizzati in agricoltura sono insolubili in acqua. Questo significa che una semplice sciacquata non li rimuove. “Se i pesticidi si dissolvessero facilmente con la pioggia o con l’irrigazione, i produttori dovrebbero applicarli continuamente”, spiega il professionista. Di conseguenza, lavare mele, uva, insalata e altri ortaggi con sola acqua equivale quasi a non lavarli affatto, almeno per quanto riguarda i residui chimici presenti sulle superfici esterne.
Il bicarbonato di sodio: una soluzione naturale e scientificamente supportata
La proposta di Virgillito per un lavaggio efficace è semplice e accessibile: immergere la frutta e la verdura in una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio per 15-30 minuti. Questo metodo, oltre a essere economico e facile da realizzare a casa, è supportato da evidenze scientifiche. Uno studio del 2017 pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha dimostrato che il bicarbonato è capace di rimuovere in modo significativo residui superficiali di pesticidi come il thiabendazolo e il phosmet, spesso presenti nelle mele.
Il bicarbonato di sodio, noto anche come idrogenocarbonato di sodio (NaHCO3), è una sostanza naturale che agisce modificando il pH della soluzione, rendendo meno stabile la struttura chimica di alcuni pesticidi. Inoltre, l’azione meccanica dell’ammollo e del successivo leggero strofinamento facilita il distacco delle impurità dalla buccia o dalle foglie. Virgillito mette in guardia però dall’uso dell’aceto, spesso consigliato come rimedio casalingo: “In questo caso, l’aceto non è altrettanto efficace per rimuovere i pesticidi”.

Il bicarbonato di sodio, polvere bianca cristallina solubile in acqua, è un alleato versatile non solo in cucina ma anche per le pulizie domestiche e l’igiene personale. Prodotto tramite il metodo Solvay, il bicarbonato ha proprietà alcalinizzanti che lo rendono efficace come agente di pulizia, deodorante e disinfettante naturale.
In agricoltura, viene utilizzato per contrastare la proliferazione di funghi e batteri sulle piante, rappresentando un’alternativa più sicura e meno tossica rispetto ai fungicidi chimici di sintesi. La sua capacità di regolare il pH del terreno contribuisce a migliorare la fertilità e la disponibilità di nutrienti per le colture, riducendo la necessità di concimi chimici.
In ambito domestico, il bicarbonato è impiegato per potenziare il detersivo in lavatrice, deodorare frigoriferi e ambienti, rimuovere odori da scarpiere e lettiere per animali. La sua azione delicata ma efficace lo rende ideale anche per la pulizia di superfici, tappeti e moquette.
Dal punto di vista medico, il bicarbonato di sodio è noto per il suo ruolo nel mantenimento dell’equilibrio acido-base dell’organismo. Viene utilizzato come antiacido per il trattamento di pirosi gastrica e ulcere, e come supporto ergogenico nello sport per regolare l’accumulo di acido lattico durante l’attività fisica intensa.
L’utilizzo del bicarbonato per il lavaggio di frutta e verdura sfrutta proprio queste sue proprietà alcalinizzanti e detergenti, rendendolo una soluzione naturale, sicura e scientificamente valida per ridurre l’esposizione ai residui chimici indesiderati.
Un gesto semplice per una maggiore sicurezza alimentare
Lavare frutta e verdura con bicarbonato di sodio rappresenta quindi un piccolo ma importante passo verso una maggiore sicurezza alimentare e salute personale. Basterà una ciotola, acqua e un cucchiaio di bicarbonato per trasformare un frutto acquistato al supermercato in un alimento più pulito e sicuro da consumare, soprattutto quando si mangia la buccia. Dopo l’ammollo, basterà sciacquare e strofinare delicatamente solo la frutta che si intende consumare per eliminare efficacemente gran parte dei pesticidi superficiali.